Che dice primavera, facciamo una scampagnata fuori porta? E già, in Italia, basta fare qualche chilometro per ritrovarsi in suggestivi borghi medievali.
Che dice primavera, facciamo una scampagnata fuori porta? E già, in Italia, basta fare qualche chilometro per ritrovarsi in suggestivi borghi medievali.
Scopriamo due dei quattro borghi della nostra regione: Ferrazzano e Frosolone, insigniti dal Touring Club con il marchio “Bandiera Arancione”. Vi abbiamo parlato già dei borghi di Scapoli e Agnone in un precedente post.
Da 20 anni il Touring Club Italiano riconosce un certificato d’eccellenza ai borghi italiani non solo più belli e gradevoli dal punto di vista estetico ma anche per la qualità delle strutture ricettive, della gastronomia dell’ospitalità in senso generale: la Bandiera Arancione, un premio alla capacità di fare turismo.
A circa mezz’ora dal capoluogo di provincia Isernia, si trova il borgo di Frosolone.
Camminando nel centro storico, tra stradine e piazze suggestive, ricche di case aristocratiche, spicca la Chiesa di Santa Maria Assunta con una facciata barocca. Risalente al secolo XIII è stata più volte restaurata a seguito dei terremoti del 1456 e del 1805. L’interno è a croce latina, a tre navate separate da pilastri, di cui la centrale coperta a volta, con cupola ribassata sulla crociera. Notevoli le tele a olio (prima metà del secolo XVIII ) di Giacinto Diana, che decorano i due altari laterali.
Il centro conserva ancora l’intricato impianto urbanistico medievale costituito da vicoli e improvvisi slarghi a piazzetta con caratteristiche case in pietra.
La visita può proseguire andando nella chiesa barocca di Santa Maria delle Grazie, del secolo XV, che conserva un altare ligneo del Seicento ornato da nove dipinti della scuola umbra. Accanto alla chiesa sorge il complesso del Convento dei Cappuccini, risalente al XVI secolo.
Degni di nota il Palazzo Baronale, con il suo loggiato rinascimentale.
In un contesto naturalistico di grande pregio, Frosolone, da sopra un promontorio, è circondato per tre lati da ripe scoscese, tra colline ricche di boschi, pascoli e laghetti appenninici. Rocce carbonatiche dalle forme bizzarre e sorprendenti. Per chi pratica l’arrampicata, la singolare e suggestiva Morgia Quadra, in località Colle dell’Orso, è un paradiso per gli sportivi: una parete rocciosa molto apprezzata dagli amanti del free climbing.
Fin dai tempi del Regno di Napoli, Frosolone è inoltre famosa per la sua lavorazione artigianale e artistica dell’acciaio. Una tradizione conservata e valorizzata ancora oggi nel Museo dei Ferri Taglienti con centinaia di pezzi unici di valore storico. Ma anche nelle piccole botteghe di famiglia dove si tramanda con continuità da secoli la tradizionale pratica della forgiatura.
L’artigianato della lavorazione delle lame, in particolare forbici e coltelli, affonda le radici nel Medioevo, quando gli artigiani producevano armi.
A pochi minuti dal capoluogo Campobasso, Ferrazzano è una meta imperdibile per chi decide di trascorrere una giornata di svago, nel pittoresco borgo dal quale partirono i bisnonni paterni di Robert De Niro. E si. Uno degli attori di Hollywood più apprezzati al mondo ha origine molisane.
Un borgo medievale che si pregia di un Castello baronale, detto dei Carafa; tra i castelli più importanti della regione. Di origine normanna, fu ricostruito tra il 1498 ed il 1506 proprio da Geronimo Carafa, dopo la sua distruzione durante il terremoto del 1496. I lavori di ristrutturazione convertirono la preesistente austera fortezza medievale in un confortevole palazzo signorile. Caratterizzato da un corpo centrale e da due torri cilindriche laterali; un fossato e un ponte levatoio, era destinato alla difesa del paese.
Il Castello di Ferrazzano era di importanza strategica fondamentale per il controllo dell’intero territorio circostante.
Da vedere anche la Chiesa di Santa Maria Assunta al centro del borgo, con il suo portale ad impronta romanica, risalente al 1200.
Di questo borgo, però incantano i panorami. Ferrazzano domina gran parte del territorio circostante, tra campagne sconfinate e boschi. Tanto che, per la sua posizione dominante sulle vallate, è anche conosciuto come la sentinella del Molise. Circondato da una pineta, con lo sguardo si spazia fino alla Maiella, abbracciando la catena del Matese fino a giungere alle Mainarde.
Ed infine, da segnalare, l’interessante realtà del Teatro del LOTO.
Unico e suggestivo nella concezione degli arredi e nella divisione degli spazi. Un piccolo gioiello scenico, considerato da tanti fra artisti, operatori e pubblico “Il più bel piccolo teatro d’Italia”. Sapiente recupero e trasformazione architettonica di una vecchia casa canonica della fine degli anni ’50. Il Teatro del Loto è stato ristrutturato secondo i principi di ergonomia e suggestioni del Feng Shui. L’intento di riunire in un unicum concetti architettonici occidentali ed orientali sottende la con la volontà di incontrare culture diverse.
Insomma, questo, è il buon Molise che si raccomanda, per le sue qualità e la sua ospitalità.
Il modo migliore per conoscere i borghi del Molise, è quello di parcheggiare la macchina, il prima possibile, e di fare una bella passeggiata nel centro storico del borgo. Tutti i borghi sono caratterizzati da vicoletti e stradine molto suggestive, un susseguirsi di piccole case in pietra attaccate le une alle altre; ed è piacevole andare tra numerosi saliscendi e vicoli tortuosi. Un’atmosfera serena e tranquilla, lontani dai consueti rumori delle città, capace di trasportarci d’incanto in un’altra epoca.
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