Parte qui il racconto di un viaggio. Percorrendo l’autostrada A14 in direzione di Bari, Termoli è un semplice cartello autostradale, che si staglia in un cielo blu intenso.
Parte qui il racconto di un viaggio. Percorrendo l’autostrada A14 in direzione di Bari, Termoli è un semplice cartello autostradale, che si staglia in un cielo blu intenso.
Ma per chi decide di uscire da quel casello autostradale, diventa la porta per scoprire una città marinara che affascina e conserva tesori del passato, a testimonianza di una storia prestigiosa.
Vogliamo raccontare qui la storia del viaggio di Sveva e Federico, nella nostra splendida città, per farvi innamorare di Termoli, così come se ne sono innamorati loro.
Ogni viaggio che noi facciamo racconta qualcosa di noi, ogni cosa che vediamo rimane in noi, per sempre, io credo che un racconto aiuti, in un modo o nell’altro a comprendere le emozioni che un luogo può suscitare, emozioni che saranno diverse in ognuno di noi, ma che hanno un’origine comune.
“Sveva e Federico vivono a Bologna, solo cinque ore li separa da Termoli, ma non avevano mai avuto occasione di visitarla insieme; l’hanno fatto a fine giugno, in una tappa intermedia per raggiungere la Puglia, perché Federico ha vissuto lì la propria infanzia.
La prima cosa che viene voglia di toccare una volta raggiunta Termoli è il mare; quel mare che intravedi appena, durante il viaggio, tra il verde accesso e colorato degli oleandri che delimitano l’autostrada.
Il richiamo del mare è troppo forte e dopo aver sistemato i bagagli, ci siamo letteralmente fiondati in spiaggia.
Ci lasciamo crogiolare al sole, godendoci il mare azzurro, dal fondale basso, con vista all’orizzonte del Castello e delle alte mura del Borgo Antico.
La sera, io e Federico, invece, partiamo alla scoperta del Borgo Antico che si rivela davvero una piacevole sorpresa. E’ infatti molto ben tenuto, si protende verso il mare ed è circondato da una poderosa cinta muraria a picco sul mare.
Passando per la Porta d’ingresso del Borgo Antico, ci immergiamo, alla scoperta di un ristorante tipico, in un dedalo di caratteristici vicoletti di pietra sui quali affacciano le colorate casette dei pescatori con i loro balconi fioriti ma anche tanti negozietti, pizzerie e ristoranti. Come perdere l’occasione di gustare una cena termolese a base di pesce.
All’uscita del ristorante, riprendiamo la nostra passeggiata per le stradine e i vicoletti del Borgo Antico. Arriviamo a Piazza Duomo: una sorta di salotto della città, che pullula di persone, e sulla quale affaccia la Cattedrale, gioiello in stile romanico-pugliese del XII secolo.
Qui sono rimasta folgorata non tanto dalla bellezza della Cattedrale, ma dalla religiosità del mio ragazzo, che ha fatto il segno della croce, attraversando la piazza. Sono questi piccoli gesti che ti fanno apprezzare una persona e il luogo che ti circonda in quel momento, così come la foto scattata di fronte alla casa che fu dei nonni, mi ricorderà sempre gli ideali ai quali Federico è legato.
Ogni persona ha una sua cultura, una sua vita vissuta e delle radici; grazie a questo mio viaggio a Termoli io sono riuscita a comprendere meglio la vita, le emozioni e gli ideali della persona che ho al mio fianco, e questo l’ho capito guardandolo negli occhi, mentre parlava, mentre si atteggiava a guida perfetta.
E passeggiare abbracciati per il viale dei Trabucchi, fino a raggiungere lo slargo sul mare è un itinerario che consiglio a tutti voi. Il panorama di quella piazzetta, e i colori del cielo e del mare al tramonto hanno provocato in me una serie di sensazioni uniche, in quel momento mi sono sentita bene, mi sentivo felice.
Questo è il mio racconto di viaggio a Termoli, le mie sensazioni, le mie emozioni snodate tra le vie della città, tra le foto scattate ai monumenti famosi, tra gli sguardi della gente.
Questa per me è stata Termoli, un viaggio di amore, di emozioni uniche e indescrivibili, ogni angolo ha qualcosa da regalare ai turisti.
Ogni città è un intreccio di storie di vita, storie di chi ci abita, di chi la visita, di chi ci andrà, storie che parlano di amore, amore per la città, amore per i suoi monumenti, per le sue chiese, amore per luoghi pieni di fascino, che riescono a farci innamorare, farci innamorare di chi è al nostro fianco e farci innamorare della vita.”
Non è detto che la prossima volta Sveva e Federico non decidano di scoprire e percorrere anche altre strade del Molise.
Ma questa è un’altra storia …
©2014 B&B Dimora Monsignore
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