A luglio siamo andati a visitare le Isole Tremiti, un arcipelago di rara bellezza che pare sorgere dal mare all’improvviso, quasi isolato e perduto! Il più bel paesaggio visto in vita mia. Una emozione indescrivibile!
A luglio siamo andati a visitare le Isole Tremiti, un arcipelago di rara bellezza che pare sorgere dal mare all’improvviso, quasi isolato e perduto! Il più bel paesaggio visto in vita mia. Una emozione indescrivibile!
Quando l’indomani scendiamo dalla camera Castello nella saletta, era già tutto pronto. Una colazione ben servita e senza fretta di alzarsi dal tavolo era un ottimo modo di iniziare la giornata!
Sveva, seduta comodamente nella saletta della colazione, si sentì su gli occhi due mani fresche, un’aura profumata sul viso, e sui capelli, un sussurro … un bacio. Alzò la mano ad accarezzare il viso chino sopra di lei.
“Dove sei andato questa mattina?” chiese a Federico.
Federico era solito mettere la sveglia un’ora prima; per visitare i luoghi con le luci dell’alba, e macchina fotografica in spalla, coltivare la sua passione.
Avevamo tutto il tempo. “Io ho preso un cappuccino e una fetta di crostata” disse Sveva.
Neanche a dirlo, Federico aveva il piatto pieno con tre tipi di torte!
Avevamo praticamente finito per assaggiare tutto.
Ci dirigiamo a piedi al porto, in tempo per il traghetto delle 9,00. In largo anticipo alla biglietteria, abbiamo tutto il tempo per imbarcarci, muniti di cerotti e pastiglie … non si sa mai! Scegliamo un posto comodo sulla Motonave, che ci avrebbe portato alle Tremiti.
Federico non era molto informato sulle Tremiti; oltre a sapere che erano Isole, sapeva solo, per averlo letto nella sua guida turistica, che erano nel mezzo dell’Adriatico, piene di grotte. Il quartiere dove stava la sua casa era un quartiere moderno, e di grotte e di calette non c’è n’era neanche l’ombra.
Il profilo di San Domino da lontano ci sembrava un’onda fatta di roccia bianca a strapiombo sul mare e verde scuro, con la sua fitta vegetazione di pini d’Aleppo e macchia mediterranea.
Quando dopo un’ora di traversata, sbarchiamo al porto di San Domino … nell’aria un sottofondo musicale speciale! “Dice che era un bell’uomo e veniva dal mare, parlava un’altra lingua però sapeva amare …”
All’ardua scelta tra visitare i fondali o salire in paese a San Nicola, ci facciamo consigliare dalla nostra “guida”!
“Ciò che consiglio è di fare una vacanza della conoscenza, per ricostruire la memoria storica dell’arcipelago, protagonista, nei secoli scorsi, di rilevanti avvenimenti storici. Queste isole sono così ricche di storia, di cultura e di leggende che vale la pena conoscerle per poterne godere a pieni mani” Lucio Dalla
Il tempo vola. L’orologio indica le cinque in punto. Sveva, assorta ad ammirare il panorama meraviglioso sull’arcipelago dall’alto di San Nicola, guardò il compagno in silenzio ed indicò che era arrivato il momento di scendere al porto.
Non potevano certo mancare al cocktail di benvenuto, offerto a bordo del Caicco.
“Ma lascia perdere” “Ma chi ve lo fa fare” “Vi sentirete male”… Queste le premesse. Tutti scettici! Noi, più incoscienti che spavaldi, da bravi temerari abbiamo deciso di tentare questa avventura. Una bella novità! Una settima a bordo di un fantastico Caicco! Come sarà?
Ma questa è un’altra … storia!
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